Mohamed Alì è forse uno dei pugili più conosciuti al mondo, ed è conosciuto anche dalle nuove generazioni che non lo hanno mai visto combattere.
È stato grande sia fuori che dentro il ring, e le sue gesta rimarranno nella storia. Era un peso massimo atipico perché in realtà la sua corporatura “gracile” non gli consentiva di avere la potenza degli avversari.
Ma proprio questo suo “limite” è stato trasformato nel suo punto di forza per combattere sul ring.
Una tra le sue frasi celebri incarna questa sua caratteristica: “vola come una farfalla e pungi come un’ape”. Questa frase descrive il suo stile che lo vedeva saltellare con grazia ed agilità e colpire in maniera fulminea l’avversario.
Ma la sua tecnica particolare, da sola forse non sarebbe bastata. Alì iniziava a demolire l’avversario molto prima di salire sul ring. Aveva un linguaggio che incuteva timore e spaventava gli avversari che arrivavano all’incontro con questo handicap in più.
Fra le sue dichiarazioni più note c’è quella a Sonny Liston: “Non sa parlare, non sa combattere, ha bisogno di lezioni di dizione e di boxe. Ma dopo che mi avrà affrontato avrà bisogno di lezioni su come cadere”. Di Frazier disse: “E’ così brutto che quando piange le lacrime girano intorno alla testa e cadono giù dietro alle spalle”. Oppure diceva che era difficile essere umili quando si è grandi come lui.
Queste sue dichiarazioni arrivavano come delle docce fredde e venivano mal digerite dai suoi avversari. Era di certo un campione anche nella comunicazione.
Questa sua forza psicologica si può tradurre in 2 tecniche strategiche che lui usava più o meno consapevolmente. In primis applicava alla perfezione una tecnica che ha come precursore Paul Watzlavick, la tecnica definita del “come se”. Comportati come se quella cosa fosse in quell’esatto modo che tu vuoi che sia, e ci diverrà per via delle nuove azioni che compirai.
Poi con i suoi enunciati dava vita a quella che viene definita una “profezia autoavverante”. Quando ammoniva i suoi sfidanti con frasi pesanti, loro ne sentivano tutta la gravità a tal punto da cadere nella trappola delle sue dichiarazioni e finendo per realizzare quanto detto da Mohamed. Doppiamente campione.