Che regali hai ricevuto per natale?
I dati parlano chiaro. Nel periodo natalizio i regali che sono andati per la maggiore indipendentemente dall’età del ricevente, sono stati quelli tecnologici.
Nello specifico si sono venduti Smartphone, Tablet, Phablet, Notebook e PC. Tutti aggeggi che, oltre a consentirci di telefonare, giocare, controllare la posta e connetterci ad internet, ci offrono una miriade di altre applicazioni che ci migliorano la vita. Di fatto riceviamo e-mail direttamente sul telefonino, consultiamo mappe, leggiamo e-book. Riusciamo perfino a video-telefonare ad un nostro caro che si trova dall’altro capo del mondo.
Trovo che sia tutto fantastico finché questi aggeggi rimangono al nostro servizio per semplificarci la vita e darci dei vantaggi. Con vantaggi intendo che l’apparecchio in questione mi deve migliorare la vita in termini di efficacia ed efficienza.
Purtroppo accade fin troppo spesso che la tecnologia prende il sopravvento e molte persone si trovano ad utilizzare questi apparecchi non più come strumenti professionali che sono al loro servizio come semplificatori della vita, ma come strumenti che servono per riempire spazi di tempo in cui altrimenti si annoierebbero. In quei precisi momenti, le persone in questione si alienano e costruiscono un percorso che li porterà quasi certamente verso la tristezza, il senso di vuoto e spesso anche alla depressione.
Non allarmarti! Non sto dicendo che utilizzare il proprio smartphone ad esempio per far “esplodere caramelle” sia dannoso in senso assoluto… anche se in verità in rete si possono trovare molti articoli che parlano di dipendenza. In particolare un articolo del TIME parla molto chiaro per quanto riguarda il gioco in questione.
L’utilizzo dello Smartphone ad esempio, diventa dannoso quando ne ho bisogno per riempire vuoti della mia vita e per cosi tante ore al giorno che invalido i miei progetti quotidiani. In questo caso dovrei chiedermi cosa mi sta accadendo e come posso evitare che un gioco si impossessi della mia vita?
Quale tipo di svago dovrei scegliere nei momenti di pausa?
Il motivo per cui sarebbe preferibile scegliere uno svago diverso è presto spiegato, ma prima mi preme chiarire cosa intendo per “momento di pausa”.
Momento di pausa è uno spazio di tempo in cui mi rilasso facendo un’attività piacevole che mi consente di spostare l’attenzione dal lavoro che sto compiendo (inteso come qualsiasi attività che mi impegni). In questi brevi momenti se ho voglia di giocare alla consolle piuttosto che sul telefonino che ben venga. Sono spazi di tempo limitato che servono per staccare la spina dal lavoro e mi aiutano ad essere più performante quando lo riprendo.
Non si può definire momento di pausa quando invece per giocare col telefonino, rubo tempo al lavoro che dovrei svolgere oppure quando non sapendo cosa fare mi riduco ad utilizzare gli apparecchi elettronici semplicemente per passare il tempo.
Cosa dovrei fare di diverso nei miei spazi di relax?
Mentre siamo ipnotizzati davanti alla consolle piuttosto che allo Smartphone, stiamo provando un piacere fisico che provoca una felicità momentanea, ovvero delimitata al solo periodo di utilizzo dell’apparecchio.
Appena smetto di utilizzarlo cesso di essere felice. Molto spesso, appena si finisce di utilizzarlo, accade anche di avere un senso di vuoto come se non si fosse concluso nulla. In realtà infatti non si è concluso nulla, per cui la sensazione che si prova è ampiamente giustificata.
Ad aiutarci a capire cosa accade in quei momenti, ci viene in aiuto uno dei padri della moderna psicologia positiva, il Dott. Martin Seligman. Egli ci insegna che per avere piaceri di più alto valore e che non cessino col finire dell’attività svolta, dobbiamo ricorrere a far cose che ci appassionano profondamente come un hobby o un’altra qualsiasi attività coinvolgente in cui facciamo uso delle nostre potenzialità e talenti.
L’argomento a me è molto caro, in quanto il Coach è uno scopritore e allenatore di potenzialità. Attraverso l’utilizzo delle proprie potenzialità possiamo esser certi di vivere una esistenza felice.
Come riconosco se sto usando le mie potenzialità?
Intanto sarebbe auspicabile che tu conosca quali siano le tue potenzialità in quanto ti potrebbe esserti utile per scegliere di fare le cose che sicuramente ti piacciono. Ad ogni modo, in linea di massima, le attività in cui siamo visceralmente coinvolti sono quelle in cui utilizziamo le nostre capacità. Se invece hai voglia di approfondire l’argomento e scoprire quali siano le tue potenzialità potresti chiedermi una prima sessione di Coaching gratuita.
Pensa a quando stai praticando il tuo hobby preferito e ti immergi in uno spazio senza tempo in cui l’orologio corre via senza che ti accorgi dell’effettivo passare delle ore. Appena finisci di praticarlo e torni ad altri compiti meno interessanti, comunque continui a pensare a ciò che hai fatto e continui ad essere felice di quello spazio in cui sei realmente coinvolto in qualcosa che ti trasporta dentro un limbo in cui sei te stesso allo stato puro, sei quello che stai facendo.
Tutte quelle attività in cui agiamo in accordo con le nostre potenzialità, sono attività che, mettendoci in uno spazio di “assenza di tempo”, ci catturano totalmente e ci danno la possibilità di costruire quel capitale psicologico che ci consente appunto di rimanere felici anche oltre lo svolgimento dell’attività stessa.
Riassumendo: i piaceri in cui non utilizzo le mie potenzialità sono effimeri anche se di più facile utilizzo. I piaceri in cui utilizzo le mie potenzialità sono dei booster per la felicità e mi fanno sentire bene anche dopo aver finito l’attività in cui le uso.
Tu come ti comporti di fronte alla tecnologia? Avrei piacere se lasciassi un commento 😉
With Love
M.C.