La ricetta anti crisi.
C’è la crisi. Questa frase da circa un decennio è diventata di uso quotidiano. Tanto usata che ormai l’abbiamo in testa e non c’è giorno che non la sentiamo almeno una volta nei telegiornali, sui giornali o per strada.
Ahimè la notizia è vera e falsa allo stesso tempo. Intanto per crisi si intende una fase momentanea di difficoltà improvvisa che crea uno squilibrio ad un sistema stabile. Ergo, per crisi si intende solo quel preciso istante in cui si va nella fase depressiva, ma che dovrebbe essere superata in breve tempo.
Bene, alla luce di ciò non si può parlare più di crisi. Questa è la realtà delle cose e non possiamo dire più crisi. Dobbiamo ragionare con quello che abbiamo e non con quello che avevamo. Tornando a noi, una maniera per “aggirare” la famosa crisi, e non usarla più come scusa per le proprie incapacità imprenditoriali, consiste, almeno per tutti quelli che hanno un’attività, nel differenziarsi dalla concorrenza.
Cosa si intende?
Premesso che io stesso sono stato un precursore nei tempi andati di un settore specifico che ho cavalcato nella sua primavera ed ora si trova nel suo gelido inverno (la sua morte come settore), la mia esperienza è stata quella di vedere altre persone che sull’onda del mio successo, cercavano di copiarmi anziché differenziarsi.
Questo errore, che ovviamente non ha dato grosso spazio sul mercato a nessuno dei miei concorrenti, lo vedo ripetere continuamente in tutti i settori commerciali. Vedo attività che cambiano gestione di continuo perché chi subentra continua a fare le stesse cose della precedente proprietà. Ma cosa sperano che accada facendo le stesse cose?
Differenziarsi significa fare qualcosa di diverso, da quello che sta già facendo la concorrenza. Diverso non significa però a caso, per non dire altro.
Diverso ma confacente a soddisfare una precisa nicchia di potenziali clienti. Differenziarsi significa inventarsi qualcosa di nuovo in quel mercato, migliorare un ciclo produttivo, abbattere i costi di produzione con una scoperta rivoluzionaria, rendere più efficace le consegne, ridurre i tempi di stoccaggio delle merci e tantissime altre cose.
Allora perché cari imprenditori copiate soltanto chi ha già successo? Perché aprite la vostra attività e solo perché è bella pensate che i clienti faranno la gara per arrivare da voi? Perché piuttosto che innovare tendete ad omologarvi? In questi modi aumentate solo la probabilità di fallire. Usate la testa e rischiate di fallire con una vostra idea, piuttosto che riuscirci certamente ricalcando quella di qualcun altro.
Se sei d’accordo con quanto sto dicendo e da solo non trovi il capo della matassa, contattami sulla mia e-mail, oppure richiedi una sessione di Coaching gratuita cliccando qui per avere un mio parere.
M.C.